La condizione della donna cinese fu, come quasi dovunque nei secoli, una condizione di assoggettamento e spesso di schiavitù. Considerata essere inferiore atta solo all'assistenza e alla procreazione.
Una storia "al femminile " che, ancora non è stata pienamente letta e scritta ,e che spesso, preferiamo buttarci alle spalle ,nel cercare di andare avanti nell'emancipazione dell'oggi.
Un'emancipazione che ci pone difronte ai vari questiti del "come" realizzarla , specialmente nel rispetto delle "nostre" diversità.
Ma il passato siamo comunque noi...e.. il" filo rosa della storia"....a volte ci riprende e ci commuove..: il Nu Shu.
Un linguaggio segreto solo femminile. All'oggi l'unica lingua di genere della storia dell'umanità.
Spesso solo cantato, solo "ricamato" sulle vesti delle povere bambine che andavano "spose schiave" a uomini e alle loro famiglie.
Donne, ovviamente, analfabete, che si tramandano vocalmente un linguaggio segreto , un linguaggio di ribellione, di conforto, di aiuto e di rassegnazione.
Un linguaggio sicuramente di " sorellanza ": era difatti un linguaggio che univa solo le donne, solo le sorelle, le figlie con le madri e le nonne.
Spesso frasi scritte , ricamate come dei disegni sul corredo delle disgraziate.
Sapevano bene le donne a quale solitudine di vita le "spose bambine" sarebbero andate incontro, quanto dolore e sofferenza, e i loro messaggi sul corredo sarebbero stati l'unico momento di conforto, l'unico lembo su cui far cadere le loro disperate lacrime, la loro soffocata ribellione.
Frasi e canti con cui la comunità di donne piangeva la sorella che sarebbe a breve mancata , persa, forse mai più riabbracciata.
Un mondo solidale ed emotivo , il mondo dei sentimenti , il mondo delle donne.
Nessun uomo è mai entrato in questo mondo di donna cinese fatto di suoni e grafici .Ancora oggi c'è una sola scuola che tramanda il linguaggio e solo a donne.
Durante la Rivoluzione Culturale, Mao Zedong , pensando che fosse un linguaggio utilizzato per lo spionaggio interno ed internazionale , lo ha "fortemente contrastato" vietandone l'uso.
Non oso neppure immaginare quanto sangue femminile fu versato...
Blog del seminario tenuto dalla dr.ssa Daniela De Giorgi, cattedra di: Sociologia corso avanzato - Prof. Paolo De Nardis - alla Sapienza di Roma(facoltà di Sociologia)
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