Per socializzazione primaria si intende l’apprendimento, l’interiorizzazione di competenze del bambino nei suoi primi anni di vita nel rapporto madre/bambino. Per Froid si tratta dell’apprendimento degli oggetti, per Parsons si tratta dell’apprendimento dell’insieme delle relazioni sociali che costituiscono i diversi ambienti in cui il bambino si viene a trovare nei diversi momenti della sua vita. Per socializzazione secondaria si intende l’apprendimento dei ruoli specializzati legati alla scuola, al lavoro ecc.
Per risocializzazione si intende tutti quei processi della vita adulta che possono portare ad un nuovo apprendimento o al mutamento completo di quanto appreso con la socializzazione primaria come nel caso di una conversione religiosa. Circa la socializzazione primaria se per Parsons il bambino apprende dal ruolo del padre le norme universali e specializzate e dal ruolo della madre le norme diffuse e particolari, per norme intendo comportamenti approvati o disapprovati, oggi questo concetto si può ritenere ancora valido? cosa può apprendere il bambino da genitori sempre più assenti a causa del lavoro e sempre più distanti a causa dei sempre più frequenti divorzi?
A senso una legge che tutela la concezione di una famiglia estranea ai nostri tempi?
Oggi capita anche che una coppia divorzi solo per evitare di pagare più tasse. Il matrimonio così come lo conosciamo non ha come scopo principale l’erogazione di diritti e dunque penso che per altri casi si potrebbero trovare altre soluzioni che pur dando gli stessi diritti rappresenterebbero meglio le altre possibili situazioni, l’argomento è spinoso, con ciò voglio dire se una mela cessasse per noi di chiamarsi mela noi continueremmo a concepirla come mela? perché un simbolo deve perdere il suo nome che gli da un preciso significato anche se non dovesse più esistere.
Leggendo comunicazione in famiglia ho l’impressione che i genitori per comunicare con i propri figli devono essere costretti a diventare degli psicologi anche se si afferma il contrario nel testo, ognuno è figlio del suo tempo e le responsabilità al massimo sono al 50% in condizioni normali, per me i giovani comunicano o meglio esprimono sempre meno i loro sentimenti perché deviati dai falsi messaggi della tv e della società, perché privi di ideali in cui credere.
Il matrimonio misto è l’espressione di una società sempre più interculturale favorita dalla globalizzazione.
Per risocializzazione si intende tutti quei processi della vita adulta che possono portare ad un nuovo apprendimento o al mutamento completo di quanto appreso con la socializzazione primaria come nel caso di una conversione religiosa. Circa la socializzazione primaria se per Parsons il bambino apprende dal ruolo del padre le norme universali e specializzate e dal ruolo della madre le norme diffuse e particolari, per norme intendo comportamenti approvati o disapprovati, oggi questo concetto si può ritenere ancora valido? cosa può apprendere il bambino da genitori sempre più assenti a causa del lavoro e sempre più distanti a causa dei sempre più frequenti divorzi?
A senso una legge che tutela la concezione di una famiglia estranea ai nostri tempi?
Oggi capita anche che una coppia divorzi solo per evitare di pagare più tasse. Il matrimonio così come lo conosciamo non ha come scopo principale l’erogazione di diritti e dunque penso che per altri casi si potrebbero trovare altre soluzioni che pur dando gli stessi diritti rappresenterebbero meglio le altre possibili situazioni, l’argomento è spinoso, con ciò voglio dire se una mela cessasse per noi di chiamarsi mela noi continueremmo a concepirla come mela? perché un simbolo deve perdere il suo nome che gli da un preciso significato anche se non dovesse più esistere.
Leggendo comunicazione in famiglia ho l’impressione che i genitori per comunicare con i propri figli devono essere costretti a diventare degli psicologi anche se si afferma il contrario nel testo, ognuno è figlio del suo tempo e le responsabilità al massimo sono al 50% in condizioni normali, per me i giovani comunicano o meglio esprimono sempre meno i loro sentimenti perché deviati dai falsi messaggi della tv e della società, perché privi di ideali in cui credere.
Il matrimonio misto è l’espressione di una società sempre più interculturale favorita dalla globalizzazione.