Siamo sicuri che condannare qualcuno all'ergastolo con sole prove indiziarie sia giusto?
Siamo sicuri che il Processo abbia reso giustizia veramente alla povera Melania ,alla figlia Vittoria, ai disperati famigliari della giovane donna?
Non posso sapere se Parolisi sia colpevole o no, ma ci sono dubbi. Difronte a dubbi non si manda qualcuno all'ergastolo.
Ci sono molte valutazioni da fare, alcune tecniche ed io non sono avvocato, perito,magistrato e quindi mi astengo. Non mi astengo però dal valutare il significato sociale-mediatico del caso, questo sì mi compete. Questa storia si è caratterizzata dal molto clamore mediatico-giornalistico di una parte, la parte dell'accusa. La difesa si è ritirata a fare il suo lavoro solo in tribunale. Il risultato è stato: tutti d'accordo con la colpevolezza anche se non ci sono prove chiare. Appunto solo prove indiziarie.
Molte lacune tecniche da parte degli investigatori e inchiesta a senso unico. Poche piste diverse aperte e subito chiuse. Eppure qualche voce si è alzata a indicare altrove la colpevolezza,vedi il perito di parte Sandro Meluzzi, alcuni hanno indicato la caserma come luogo in cui qualcuno può sapere di più. Certo non è facile rompere il muro difensivo di una istituzione militare.
Altra considerazione va fatta sulla campagna mediatica e giornalistica che ci ha ampiamente narrato come Parolisi mente, ha una doppia, tripla vita, un'amante che lo spinge verso una scelta e dall'altra parte, una moglie, Melania , che difende la sua vita matrimoniale, la sua famiglia, il suo amore.
Non vorrei essere per innumerevoli motivi nei panni del Parolisi . E' immancabile che questa storia abbia potuto provocare diverse "proiezioni" umanamente e comprensivamente sollecitate dai fatti. Parlo di "proiezione" in senso psicanalitico, di quella azione normalmente inconscia che si usa attuare nei confronti di un vissuto personale che non si accetta sul piano conscio e si scarica all'esterno attribuendolo a qualcuno fuori da noi. Il cattivo, il negativo, il mostro è fuori da noi. E' la solita divisione tra buono e cattivo, è la solta trincea tra noi e il nemico fuori di noi. Quante persone hanno proiettato la rabbia frustrata contro il proprio patner fedigrafo o il loro senso di colpa verso i propri personali tradimenti, o i personali inconsci desideri aggressivi verso il proprio patner? Sono sole domande ma perchè non porle? E perchè la difesa si è posta in maniera così..appunto difensiva, timida, un passo quasi indietro nel proclamare l'innocenza a piena voce di Parolisi. Forse perchè conscia che era difficile difendere Parolisi mentitore e traditore, certo personaggio "politicamente scorretto"! Ma una cosa è il tradimento verso Melania e altra cosa è essere il suo assassino. Non poi un assassino solo di impeto,no. Lui sarebbe tornato a deturpare in maniera disgustosa il corpo della povera Melania per depistare l'indagine. Non c'è dubbio un vero mostro! ...Solo che tutto questo non ha prove certe ma solo indizi, anche non bene articolati. Allora non posso non chiedere a tutti noi : siamo sicuri che non siano stati viziati anche da pregiudizio? Intendo per pregiudizio, appunto un pensiero che sta prima del giudizio razionale , a volta inconscio o inconsapevole al momento, che inquina il pensiero umano. Azione del pensiero che spesso viaggia unita al precedente meccanismo di cui abbiamo parlato : la proiezione.
Sono solo domande, ma guai a non porgersele, ne vale l'equità di un giudizio, la vita di un uomo, di sua figlia e anche l'ingiusta libertà di eventuali veri colpevoli..mostri.
Blog del seminario tenuto dalla dr.ssa Daniela De Giorgi, cattedra di: Sociologia corso avanzato - Prof. Paolo De Nardis - alla Sapienza di Roma(facoltà di Sociologia)
domenica 28 ottobre 2012
sabato 27 ottobre 2012
Riflessioni sulla democrazia
Ho la sensazione che abbiamo messo tra parentesi la democrazia. A tutti i livelli.
Abbiamo un governo non votato dagli italiani che propone riforme e tasse a tutto spiano che invece di far risalire la china a questo nostro amato Paese lo sta ricacciando in una crisi profonda, economica e psicologica. La certezza è che "ci hanno scippato" senza che noi muovessimo un dito, la supremazia nazionale. Una Europa che non abbiamo votato, il Parlamento Europeo non può nulla rispetto alla Commissione Europea, detta le leggi ormai su ogni questione interna. Aver delegato la moneta ha significato aver delegato la nostra autonomia. Tutto questo poteva andar bene se l'Europa fosse una Europa anche politica, dove i singoli Stati membri avessero avuto reciprocità di diritti e doveri. Nella realtà l'Italia , la Spagna e la Grecia rappresentano il Sud di Europa da sfruttare, da svendere e la stanno facendo da padroni gli Stati del Nord, prima fra tutti la Germania. I tedeschi con il loro Cancelliere si sono autoeletti dirigenti in capo di questa Europa. Europa di tecnocrati,banchieri, finanzieri, burocrati, altamente spendaccioni, che usano un linguaggio lontano mille miglia dalla nostra cultura umanistica. La nostra stampa appare asservita completamente, poco critica, china difronte ai vari ricatti della magistratura ( a parte pochi encomiabili casi ). Mancano all'appello intellettuali, spiriti liberi, manca una discussione non paurosa sui rischi di una inversione di tendenza, come se ormai tutto fosse impossibile da modificare. Parlo dell'adesione all'Europa. Ma è proprio così? Perchè non parlarne senza paura? Perchè non chiedersi se esistono via di uscita a questo pagamento forzato del debito che grazie agli interessi enormi non si riuscirà mai a pagare, pena la svendita per bancarotta del nostro Paese?
Auspico che queste vicine elezioni politiche possano diventare un'occasione, non per suddividere poltrone in vista di potere personale, ma che possa avvenire un cambiamento " metapolitico" da parte di entrambi gli schieramenti , una metanoia della politica. La speranza del cambiamento non è illusoria, perchè nella realtà nulla è immobile e tutto è dinamico, i tempi sono difficili, ma proprio in tempi difficili che avvengono le rivoluzioni, i cambiamenti, le conversioni.
Abbiamo un governo non votato dagli italiani che propone riforme e tasse a tutto spiano che invece di far risalire la china a questo nostro amato Paese lo sta ricacciando in una crisi profonda, economica e psicologica. La certezza è che "ci hanno scippato" senza che noi muovessimo un dito, la supremazia nazionale. Una Europa che non abbiamo votato, il Parlamento Europeo non può nulla rispetto alla Commissione Europea, detta le leggi ormai su ogni questione interna. Aver delegato la moneta ha significato aver delegato la nostra autonomia. Tutto questo poteva andar bene se l'Europa fosse una Europa anche politica, dove i singoli Stati membri avessero avuto reciprocità di diritti e doveri. Nella realtà l'Italia , la Spagna e la Grecia rappresentano il Sud di Europa da sfruttare, da svendere e la stanno facendo da padroni gli Stati del Nord, prima fra tutti la Germania. I tedeschi con il loro Cancelliere si sono autoeletti dirigenti in capo di questa Europa. Europa di tecnocrati,banchieri, finanzieri, burocrati, altamente spendaccioni, che usano un linguaggio lontano mille miglia dalla nostra cultura umanistica. La nostra stampa appare asservita completamente, poco critica, china difronte ai vari ricatti della magistratura ( a parte pochi encomiabili casi ). Mancano all'appello intellettuali, spiriti liberi, manca una discussione non paurosa sui rischi di una inversione di tendenza, come se ormai tutto fosse impossibile da modificare. Parlo dell'adesione all'Europa. Ma è proprio così? Perchè non parlarne senza paura? Perchè non chiedersi se esistono via di uscita a questo pagamento forzato del debito che grazie agli interessi enormi non si riuscirà mai a pagare, pena la svendita per bancarotta del nostro Paese?
Auspico che queste vicine elezioni politiche possano diventare un'occasione, non per suddividere poltrone in vista di potere personale, ma che possa avvenire un cambiamento " metapolitico" da parte di entrambi gli schieramenti , una metanoia della politica. La speranza del cambiamento non è illusoria, perchè nella realtà nulla è immobile e tutto è dinamico, i tempi sono difficili, ma proprio in tempi difficili che avvengono le rivoluzioni, i cambiamenti, le conversioni.
mercoledì 30 maggio 2012
Meditazione
Come davanti alle immagini del terremoto in Giappone, anche questa volta , davanti al dolore dei tanti terremotati emiliani mi chiedo il perchè accadono tali disgrazie. Le televisioni stanno proponendo un tam tam di parole e immagini, sismologi, politici, intellettuali, psichiatri , gente comune intervistata,rovine, pianti, dolore. Richiesta di aiuto economico che giunge dall'Italia, da tasse in più, e forse dall'Europa. Il professor Sandro Meluzzi oggi durante la trasmissione Uno Mattino ci ha ricordato l'impossibilità dell'uomo moderno a prevedere e controllare tutto, come vorrebbe. Non siamo immortali, non sta a noi sapere, sta a noi vivere il più possibile bene, rispettando le leggi che governano la vita. Questo sì.!!
Queste tragedie sicuramente lasciano il fiato sospeso. Cogliamo l'opportunità di sospendere oltre il fiato anche il giudizio, la mente e in un momento di raccoglimento interiore , pensare che siamo poca cosa nel determinare gli accadimenti, ma molta cosa per capirne le lezioni. La lezione che colgo? Quella di raccogliermi in silenzio e pregare per i fratelli morti e per quelli che in questo momento hanno perso tanto.
Queste tragedie sicuramente lasciano il fiato sospeso. Cogliamo l'opportunità di sospendere oltre il fiato anche il giudizio, la mente e in un momento di raccoglimento interiore , pensare che siamo poca cosa nel determinare gli accadimenti, ma molta cosa per capirne le lezioni. La lezione che colgo? Quella di raccogliermi in silenzio e pregare per i fratelli morti e per quelli che in questo momento hanno perso tanto.
domenica 4 marzo 2012
Presentazione nuovo corso
Martedi 6 Marzo presso Via Salaria presentazione nuovo corso si " Storia del pensiero sociologico del prof. Paolo De Nardis:
Iscriviti a:
Post (Atom)