Giu’ le mani dalle Donne!!
Quello che in questi giorni sta accadendo costringe anche chi volentieri se ne starebbe lontano dall’agone politico come me, a parlare, a scrivere sulla penosa strumentalizzazione che sta avvenendo ancora una volta sulle nostre teste .
Donne, perchè non affermiamo –Rispetto per tutte noi-? Perché diamo il fianco a questo tentativo di dividerci, di separare questo nostro genere già tanto vilipeso, usato, frantumato e negato ?
Veniamo ai fatti. Come possiamo disconoscere una situazione attuale di reale difficoltà nei rapporti di genere? Come non sentirsi costernate davanti alla volgarità, all’uso mercificante dell’essere umano, all’assenza del rispetto per il sé e il mancato riconoscimento dell’altro. Certo ,questo è il segno dei tempi . Queste sono le risultanze di processi di trasformazione complessi, indicatori di difficoltà che il genere umano sta attraversando in tutto il mondo occidentale e forse in tutto il globo. Già, perché in forme diverse e secondo percorsi evolutivi - ognuno particolare- è fuor di dubbio che la globalizzazione sta mietendo favori e dolori in tutto il globo. Le famose trasmissioni televisive tanto citate sono format venduti in tutto il mondo,le immagini pubblicitarie , la cultura e l’informazione in questo villaggio globale è indifferenziata e chiudere le porte, non essere coinvolti è impossibile, non si riesce a gestire a controllare. Internet diventa fautore di scandali, di rivoluzioni , ma anche di informazione ,di cultura, di connessione, di non separazione. Un ‘istituto come quello della famiglia ridotto a numeri sempre più esigui, la positività progettuale del mettere al mondo figli ridotta allo zero statistico,paura di amare, i sentimenti sempre più confusi e repressi, sessualità e pornografia usate come panacea del divertimento, del dio piacere. Sospetto ed uso dell’altro al posto di accoglienza e solidarietà, illusioni materiali in nome del dio danaro che indicano povertà spirituale e vuoto emotivo. Tanti sono stati i segnali e gli appelli a cambiare. Ma cambiamento è anche questo e bisogna imparare ad usarlo. Possiamo continuare a lungo ad elencare difficoltà, tutto ciò ci riguarda come donne , come esseri umani , ma stiamo bene attenti, non ci caratterizza in quanto genere. Non siamo noi donne buone o cattive, morali o immorali, Marie o Maddalene, sante o streghe da bruciare! Non siamo stupide vittime dell’orco, l’orco se non c’è a volte lo cerchiamo per scelta.
Dopo battaglie, percorsi colmi di sofferenze e crescite, dopo avanzamenti e retrocessioni su tutti i fronti dal politico al privato, questa è la nostra storia , la storia delle donne. Avanziamo a fatica verso una crescita a volte contraddittoria. Non rinneghiamo le urla del passato 1970 quando rivendicavamo la proprietà del nostro corpo, la proprietà e la discrezione nell’uso dei nostri organi sessuali. Ora le nostre figlie e le nostre nipoti a propria discrezione , come da nostra rivendicazione ottenuto, usano come vogliono la loro discrezionalità. Uso giusto, sbagliato ? Abbiamo il diritto di giudicarle, proprio noi ? Direi di no, perché se lo facessimo saremo qui a dichiarare che sono giovani irresponsabili e quindi vanno tutelate, “coperte. “ Dovremmo negarne la libertà e saremmo ad un passo dai roghi dell’Inquisizione e , quello che più mi preoccupa, saremmo ad un passo dal burca ideologico. Quello che possiamo fare è non giudicare ma parlare, dialogare, insegnare in famiglia e a scuola i valori dell’amore per la propria persona, del proprio essere corpo e spirito, liberi di scegliere sempre come anche il cristianesimo insegna, proprio perché insegnando l’amore per se stessi si insegna l’amore per l’altro. “ Non fare all’altro quello che non vorresti fosse fatto a te !” E se invece seguissimo il fascino culturale del mondo orientale con la sua millenaria spiritualità e saggezza incontrando un altro essere umano dovremmo congiungere le mani e inchinandoci salutarlo dicendo” Saluto la parte divina che è in te “! Questo dovremmo fare.
Lasciamo cantare dal cielo Fabrizio De Andrè ..che la sua dolce “ Bocca di rosa” invada queste piazze e care signore, donne italiane, lasciate le fila delle “comari del paese!” .
Le strumentalizzazioni politiche non potevano tessere tela più spregevole. Se volete un governo diverso e credete nella democrazia , fate in modo, se ci riuscite, di vincere le elezioni.
Nel frattempo Giù le mani dalle donne!! Abbiamo imparato a difenderci da sole!
Dr. Daniela de giorgi .
Blog del seminario tenuto dalla dr.ssa Daniela De Giorgi, cattedra di: Sociologia corso avanzato - Prof. Paolo De Nardis - alla Sapienza di Roma(facoltà di Sociologia)
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