E ciò è lapalissiano. Tuttavia i protagonisti di queste angherie non sono persone dappoco in quanto a comprensione della macro e della microeconomia.
Da circa quarant'anni è in voga nella città del Vesuvio un commercio deviante, ma non privo di interesse sotto il profilo del pensiero economico.
Immaginiamoci di aver acquistato tre anni or sono un ciclomotore che va per la maggiore, cioè è molto in voga e, quindi, molto trendly.
Immaginiamoci di averlo pagato chessò 2000€ per dirne una.
Dopo tre anni pensavamo di abbassare la guardia e di non controllare al meglio quel ciclomotore quando lo parcheggiavamo. Proprio quella fatidica mattina qualcuno se ne appropria.
In Partenope è bene non è utile precipitarsi a fare denuncia alle competenti autorità.
E' utile attendere.
Tempo due giorni e qualcuno si farà sentire: come avrà fatto a rintracciarci? Miracolo.
Anche senza mediazione di qualche mediatore economico, il o i furfanti ci diranno al telefono che per 200€ potremmo avere la restituzione del bene.
Da dove nasce quella cifra? Certamente non è casuale.
Riepilogando, il motorino ha tre anni e se lo avessimo assicurato contro il furto e considerato il deprezzamento dovuto all'età e la franchigia operata dalla società assicuratrice (generalmente il 20%), dopo molti mesi torneremmo in possesso e se ci va bene di soli 500€.
Ora ci si chiede: con 500€ cosa possiamo acquistare?
Ci viene incontro il furfante o i furfanti di cui sopra.
Essi hanno già fatto, a mente e non su carta, tale calcolo e ci fanno risparmiare visto che con soli 200€ noi riusciamo a comprare nientemeno che il nostro stesso ciclomotore alla moda di cui sopra.
Ci si da appuntamento in un luogo ampio, ma non assai discreto e l'affare, per tutti, si fa.
Il cavallo di ritorno è proprio il nostro motorino.
Forze dell'ordine:
- non collaborano;
- intralciano;
- vietano;
- il nostro è reato, non ultimo ricettazione di merce rubata, la nostra;
- sono al corrente perfettamente.
Proprio quella stessa che muove il mondo